domenica 12 dicembre 2010

IL DITTATORE DEMOCRATICO

Luigi Del Neri si era presentato come un dittatore democratico,il padrone dello spogliatoio che ascolta tutti ma quando decide impone che le sue decisioni diventino leggi. Sin dai tempi di Pinzolo, il tecnico bianconero aveva immediatamente fatto intendere che nella sua Juventus non ci sarebbero stati figli e figliocci, tutti sarebbero stati giudicati sul campo meritandosi il posto da titolare domenica dopo domenica. Per questo motivo, non leggo nulla di rivoluzionario nelle dichiarazioni rilasciate ieri da Del Neri su Buffon:Gigi titolare quando torna? Niente è dovuto a nessuno, che sia Buffon, Del Piero o Sorensen. Con me tutti partono sempre alla pari, gioca chi merita. Buffon dovrà dimostrare sul campo di poter tornare il migliore di tutti. Ma ora Storari merita di essere titolare e sarà molto dura togliergli il posto per come sta giocando. ".  Parole forti, chiare che hanno subito scatenato la reazione di Silvano Martina, amico - procuratore di Buffon: Non credo che Del Neri si riferisse a Buffon, altrimenti si tratterebbe di un autogol, il ragazzo non se lo meriterre proprio. Niente è dovuto? Gigi non ha mai chiesto nemmeno i biglietti in omaggio. E non parlate di mercato a gennaio, perché a gennaio ci sarà il ritorno di Gigi in campo, con la maglia della Juventus". Per qualcuno il tecnico bianconero avrà mancato di rispetto nei confronti di Buffon, ma assicurargli il posto da titolare una volta rientrato dall'infortunio non sarebbe stato altrettanto nei confronti di un giocatore, Storari, che sta facendo davvero bene? Il gruppo viene prima di tutto, prima anche di giocatori che hanno scritto la recente storia bianconera. Un'ulteriore sfida per Gigi che, siamo sicuri, saprà riprendersi i gradi da titolare sul campo perché resta il miglior portiere al mondo: questo però, come dice Del Neri, deve dimostrarlo. La reazione di Martina, un po' esagerata, va forse letta come una reazione anche alle parole del presidente Agnelli. Di sicuro in questa Juventus non ci sono intoccabili e anche quelli che per i tifosi lo sono possono finire sul mercato: ricorda molto la Juve anni Novanta targata Giraudo - Moggi che vendette Baggio, Vialli e Ravanelli nel giro di una stagione.

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