giovedì 30 dicembre 2010

Immaginate di comprare una nuova casa. La vedete crescere giorno dopo giorno, non c'è momento in cui non pensate a come deve essere, al pavimento, ai mobili e a tutti gli arredi necessari e anche superflui. E' la casa della vostra vita: dove ci passerete i resto dell'esistenza. E' quello che è successo alla Juventus in questi anni: la costruzione del nuovo stadio è un evento unico e raro in Italia, sarà la nuova casa degli juventini. La passata dirigenza aveva avuto la bella idea di  illuminare lo stadio medesimo con cinquanta stelle, ovvero piastrelle dorate, una per ognuno dei settori dell’impianto, stelle che portano i nomi dei grandi della storia. Avendo la fortuna di essere una grande squadra con una tradizione vincente la scelta era complicata: per fortuna a Torino di campioni ne sono passati tanti. La polemica recente verte intorno alla decisione di Andrea Agnelli di sospendere la stella assegnata a Boniek e di indire nuove votazioni: per qualcuno è un calcio alla memoria con un presidente ostaggio di qualche tifoso. Ripercorriamo i fatti: i 50 nomi non sono stati scelti da tutti i tifosi ma ma dai soli iscritti a juventusmember.com e ai Club Doc, che rappresentano di fatto meno dell’1% della tifoseria bianconera. Ora invece con i nuovi criteri possono votare tutti i tifosi bianconeri che si registrano sul sito ufficiale della società. Decisamente votazioni più democratiche: tanti tifosi potranno dare il proprio parere scegliendo tra 53 nomi, Boniek compreso. Affermare che i tifosi bianconeri siano bulimici di vittoria senza memoria e che non sappiano accettare i verdetti democratici è non solo falso, ma anche fuori da ogni logica. La Juventus è andata in serie B, ma non si ricordano scontri, ribellioni o quant'altro. Vi domando: se avessero retrocesso la Roma o la Lazio, che cosa sarebbe successo? Essere democratici significa accettare le decisioni, ma non chinare la testa: mobilitarsi per far emergere la verità. Chiusa questa parentesi, riprendiamo il filo del discorso su Boniek. Perchè la quasi totalità dei tifosi (non solo la curva come sostenuto faziosamente) hanno chiesto che la stella venisse revocata? Di certo non per le sue prestazioni sportive di cui tutti i tifosi bianconeiri gli sono grati, ma per le sue dichiarazioni come dirigente, allenatore e opinionista. Libero, per carità, di esprimere la propria opionione e di far sentire la voce, così come sono liberi i tifosi bianconeri di scegliere chi volere nella propria casa. Bisogna scegliere tra 50 nomi, ne resterebbero fuori tanti di campioni: ora sta vincendo Edgar Davids, ma pensate a quanti giocatori passati per Torino ne restano fuori. Quello che però sta diventando francamente stancante ricevere lezioni da ogni parte. E' la democrazia, bellezza. 

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