giovedì 6 gennaio 2011

GLI SPETTRI DEL PASSATO

Il 2011 bianconero inizia come peggio non poteva essere. Perso Quagliarella per un infortunio particolarmente grave, si è vista per la prima volta una Juventus senza anima che si è fatta surclassare in casa per 4 a 1 dal Parma. Tanto nervosismo in campo che non può essere imputato alle scelte di Di Marco. Che il pubblico se la prenda con l'arbitro ci può stare, ma i giocatori in campo devono reagire alle avversità gettando il cuore oltre l'ostacolo e non perdere il lume della ragione. Piccola parentesi sull'arbitraggio: l'unico e grave errore è il gol annullato a Chiellini (non c'era fallo su Mirante), ma le altre scelte, a termini di regolamento, sono ineccepibili. Una squadra senz'anima che non lotta fino all'ultimo regalando di fatto tutti i gol del Parma: è mancata la cattiveria, la determinazione che fanno in modo di far arrivare prima degli altri sulla palla. Felipe Melo è uno dei protagonisti in negativo di questa giornata: se ti proclami beniamino dei tifosi e leader della squadra, ti comporti in maniera diversa, non lasci i tuoi compagni in inferiorità numerica dopo 17 minuti di gioco. Una multa e una bella ramanzina da parte dei dirigenti paiono doverose. Agnelli e Marotta però devono spiegare a tecnico e giocatori che la Juventus non si può permettere di perdere per 4 a 1 da nessuna squadra, tantomeno da un club di metà classifica. A Del Neri il compito di lavorare sui limiti che frenano l'avventura bianconera: i tanti gol subiti in casa (16 in 9 partite, una media prossima ai 2 gol a partita, peggior difesa tra le mura domestiche) e i pericolosi cali di tensione. Non è la prima volta, si augura che sia l'ultima, che l'azione dopo aver segnato si subisce un gol. Così non si va lontano.

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