lunedì 25 ottobre 2010

IL RITORNO DEI VELENI

Al trentacinquesimo minuto di Bologna – Juventus è iniziata la partita contro il Milan di sabato prossima. Come ha scritto Massimo Pavan, la settimana delle polemiche è scoccata già a partire dall’intervallo di ieri con la vergognosa frase di Pistocchi (a proposito, alcuni suoi giornalisti sodali di una televisione privata del Nord hanno giudicato spropositata la reazione di Krasic mentre quella del moviolista Mediaset era solo una battuta) ed è destinata a salire di toni con il passare dei giorni. Krasic è già stato messo alla gogna, crocefisso dall’opinione pubblica perché gioca nella Juventus, una squadra di cui il serbo, e fiero di esserlo, ne è diventato l’uomo nuovo. Milos fa paura così come lo faceva Ibrahimovic ai tempi di Torino: guarda caso nel 2004-2005 prima della partita scudetto contro il Milan, Ibra venne squalificato tramite la prova tv per 3 giornate. E pensare che quand’era all’Inter ne avrebbe combinate di cotte e crude rimanendo sempre impunite, ma allora non giocava nella Juve e difendere questi colori, si sa, sta diventando quasi una colpa. I giornali sono già partiti nel loro processo mediatico condannando Krasic alla squalifica per due giornate: in piccolo hanno ricreato lo stesso clima che si respirava in piena Calciopoli. La Juventus e i suoi tifosi hanno diritto di dire no: no grazie a questo gioco al massacro non ci stiamo più, basta! Ciò non significa richiedere l’impunità, ma un trattamento rispettoso dei giocatori e dei colori bianconeri troppo spesso calpestati. E per la cronaca, chiudo, se l’arbitro De Marco avesse visto correttamente avrebbe dovuto ammonire Krasic, non espellerlo…

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