domenica 9 gennaio 2011

UMILIATI E STANCHI, I RAGAZZI HAN BISOGNO DI NOI

Una brutta, bruttissima Juventus viene sconfitta meritatamente dal Napoli per 3 a 0, ma il risultato poteva essere addirittura più ampio. Bianconeri in partita solamente nei primi 15 minuti, poi il Napoli prende il sopravvento e per la Juventus non c'è più partita. Difesa bianconera assolutamente inguardabile, centrocampo privo di idee e senza sostanza, attacco sterile dove si salva il solo Toni. I fantasmi dell'anno scorso ormai hanno assunto sostanza, il 2011 sembra aver riportato l'orologio bianconero indietro di un anno. Discutibili le scelte di Del Neri che punta su giocatori come Grygera e Traorè lontani dal campo da diversi mesi e su uno stile di gioco basato su lanci lunghi. Dirigenza, tecnico e giocatori devono mettersi al lavoro perché i tifosi sono stanchi di vedersi umiliati. Bisogna mettere mano al portafogli altrimenti la zona Champions diventa un miraggio: il Napoli, secondo il classifica, è vicino all'acquisto di Inler, l'Inter ha preso Ranocchia e tenterà di portare a Milano anche Sanchez. La squadra, di par suo, deve ritrovare la verve e la compattezza che aveva illusi tutti, in primis proprio i giocatori. I numeri intanto ci dicono che i record negativi continuano a essere macinati: quanta nostalgia di quella Juve che distruggeva quelli positivi... Un anno orribile può anche essere concesso, ma due di fila no: ora però è il momento di fare blocco, stingersi ancora di più alla società e ai giocatori facendo sentire il proprio affetto.  Quante volte durante le partite dalla curva s'intona un coro che fa "I ragazzi han bisogno di noi". Ecco, ora è arrivato questo momento. A fine stagione, poi, i tifosi "presenteranno" il conto. Ultima postilla. Scacciamo quel virus interista che ci fa vedere sempre complotti e dare la colpa all'arbitro di turno. E' vero, in queste prime due partite la Juventus non è stata fortunata, ma le motivazioni di questi crolli, 7 gol in 2 partite i bianconeri non li subivano dal 1988, sono da ricercare altrove.

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